Parma
Parma che mi respinge e mi seduce,
un'ouverture di passi sui suoi ponti.
Di notte, sotto, requiem silenziosi...
A nord e a sud hai ali di cemento,
al centro un cuore antico come il mondo,
resuscitato dopo un intervento.
Parma d'Oltretorrente identitario,
di piazze colorate e mercatini.
L'altra che cambia facce con le mode,
di strette vie che segnano confini
fra aperitivi in piedi e lunghe code
all'ufficio stranieri dal mattino.
Contraddizioni di città moderna
che fissa il suo ombelico provinciale.
Io son piovuta in te dalla collina, da un piccolo paese spopolato.
Per questo, forse, che la tua vetrina
di vecchi e nuovi allori infiocchettata,
invece di abbagliarmi mi disturba
per questo, forse, mai ti ho dedicato
versi d'amore incondizionato.
Sara Ferraglia
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