venerdì 13 novembre 2020

Un po'meno bambino.

Un po' meno bambino.

Dire a un bambino che non può baciare

ed abbracciar gli amici ed i compagni

è come dire al fuoco non bruciare,

pretendere che l'acqua non ti bagni.

Dirgli se vai dai nonni stai lontano,

non farti coccolare sui ginocchi

è come dire al vento soffia piano,

pretendere che l'aria non ti tocchi.

E dirgli che anche questo passerà

come passa nel mondo ogni cosa

ma dovrà fare un po' meno il bambino,

è come a maggio impedire alla rosa

di sbocciare in giardino.

( Sara Ferraglia)



 

mercoledì 11 novembre 2020

I giochi senza i bambini.

 


I giochi senza i bambini.

I giochi senza i bambini

non hanno l'anima.

Sono come il finto anello

di carta dei cioccolatini

sul mio dito d'anziana.

Si vede che è di carta,

eppure se lo indossa lei

acceca di bellezza.

I giochi senza i bambini

silenziosi e spenti

nel silenzio di stanze abbandonate

son muti di dolcezza,

delle calde risate.

Vuoti di fantasia,

corpi di plastica colorata

senz'espressione, senz'allegria,

sono una giornata sprecata.

I giochi senza i bambini

si svuotano del nome.

Sara Ferraglia



lunedì 9 novembre 2020

Piccola sfida.

                                                                                                     

Piccola sfida.

Escono dall'ufficio postale

un padre e una bambina.

Lei alta come i tre gradini

che vorrebbe saltare,

ne ha paura ed allunga la manina

al padre che scrive al cellulare

e senza di lei scende.

La piccola, capello ricciolino

non piange, non chiama, non grida.

Si siede sul terzo gradino,

lo sguardo è una sfida,

si spinge ed atterra sul secondo.

Si guarda intorno e sorride,

 si sente padrona del mondo.

Un'ultima spinta ed è fatta.

Il padre si volta e la sgrida,

non vede quegli occhi brillare,

si perde il prezioso momento

di lei soddisfatta.

( Sara Ferraglia)



 

lunedì 2 novembre 2020

Diana, sei anni.

 


Diana, sei anni.


Conosco una bambina

che circa un anno fa

diceva che a sei anni

grande diventera'.

Nel frattempo …

ha salito i gradini

di prima elementare

e con nuovi bambini

si diverte a giocare.

Ed ancora...ha imparato

a scrivere ordinato,

a leggere più in fretta,

ad andar più spedita

e veloce in bicicletta.

Ha capito che questi

sono giorni un po' strani,

che bisogna più spesso

lavar bene le mani.

Sta scrivendo ogni giorno

il suo diario segreto

con le sue nuove amiche,

le lettere dell'alfabeto.

Per fortuna a sei anni

sei ancora piccina.

Tanti auguri col cuore

alla nostra bambina.

Sara Ferraglia