venerdì 24 febbraio 2023

Donna che all'alba

 

Donna che all'alba

Donna che all'alba con le dita fredde, 
fuma una sigaretta sul balcone. 
Qualcuno passa, porta fuori il cane. 
- Buongiorno -... triste, cosa non farebbe
per liberarsi della sensazione
d'inutile presenza e che sian vane
tante parole spese da lontano, 
dove il cannone ancora dorme e tace
nel privilegio di chi vive in pace. 
Dal quinto piano è vasto l'orizzonte
eppur non basta mai e con la mano
si copre prima gli occhi e poi la fronte
Piange, prova a toccar la luna con un dito, 
la stessa luna spenta e impallidita
che nella notte, indifferentemente, 
illumina ed osserva morte e vita. 


Sara Ferraglia


Dedicata 
Donne in nero di Parma


Costruire memoria di pace

 


Costruire memoria di pace

Non posso rimanere
seduta sul divano,
immobile a guardare
un mondo disumano.
Le mie mani, da sole,
non riescono a spezzare
catene di parole
di odio e indifferenza.
Ma ho scarpe con le suole
robuste e resistenti,
ho braccia fatte a scialle,
capelli da intrecciare
con anime sorelle,
lacrime da mischiare,
parole giuste e forti
che di zucchero e miele
riempiranno le strade
e le piazze del mondo...
Se cannoni e fucili
hanno fatto la storia,
di parole di pace
costruiremo memoria.

Sara Ferraglia





giovedì 16 febbraio 2023

Take this waltz

 


Take this waltz

E poi c'è quell'amore che in silenzio danza
senza musica d'accompagnamento,
danza per me soltanto. 
Non danza e non canta per San Valentino 
- Amore stonato che non sa cantare - 
Preferisce farlo ogni giorno, 
ad esempio quando  piega con cura
il mio pigiama sotto il cuscino 
o, quando al mattino, si alza per primo 
per la colazione o per arieggiare
o farti trovar caldo il soggiorno. 
C'è un amore che mi danza intorno, 
dolce come una canzone di Leonard Cohen. 
Voce bassa, fisarmonica e violino
- take this waltz, take this waltz-
gira gira, poi torna vicino. 
C'è un amore così lungo e presente
che a volte dai per scontato, 
come se non fosse, come se fosse assente. 
C'è un amore che danza in silenzio, 
è con me da sempre. 


Sara Ferraglia




lunedì 13 febbraio 2023

Come i cercatori d'oro del Klondike

 

Come i cercatori d'oro del Klondike
Se si potesse, come in un setaccio,
d' inutili parole fare scarto,
di sorrisini falsi e finto abbraccio
cosa ci rimarrebbe fra le mani?
Forse qualche pagliuzza d'oro
se, come i cercatori del Klondike,
percorressimo miglia setacciando
l'immensità del web e i mille like
depositati a caso navigando?
Luccica nel setaccio la pepita
come fosse preziosa ma non è.
Così raccogli anche nella vita
l'inutile che brilla intorno a te.

Sara Ferraglia


sabato 11 febbraio 2023

Impastare parole

 

Impastare parole

Lei sulla spianatoia
non impasta farina
stemprata con le uova
come faceva prima...
Prima che il cielo si schiantasse a terra,
prima che ovunque esplodesse la guerra,
prima di un bimbo nel fango sepolto,
prima che l'odio mostrasse il suo volto.
Lei sulla spianatoia
non impasta farina
stemprata con le uova
come faceva prima...
Lei sulla spianatoia sta impastando
parole che il tuo cuore va cercando.

Sara Ferraglia

con Donne in nero di Parma per la solidarietà

Gerarchia degli oggetti

 


Gerarchia degli oggetti

Ho tolto matite per occhi ed ombretti,
li ho tolti dal primo cassetto
che adesso contiene
pomate all'arnica e creme
di varia natura.
Il tempo che passa così si misura,
dalla gerarchia degli oggetti
disposti in armadi e cassetti.

Sara Ferraglia


domenica 5 febbraio 2023

Piccole ali

 

Piccole ali
Lei fra i capelli ha due piccole ali
o forse è un paio di occhiali...
Si libra nell'aria in prove di volo,
leggera si stacca dal suolo.
Son lunghe e sottili le ossa,
davanti allo specchio la prossima mossa.
Un colpo di vento può farle del male,
le serve zavorra, cercarla è normale.
Che sia un lungo volo, nel grigio e nel blu,
nella direzione che ami di più.
Sara Ferraglia




sabato 4 febbraio 2023

Qui sono rossi i pozzi


 Qui sono rossi i pozzi

Qui sono rossi i pozzi
che avete prosciugato,
con violenza riempito
del sangue d'innocenti.
Soldato, avevo sete
dell'acqua di sorgente
che hai tolto alla mia gente.
Te ne chiedo un bicchiere,
- come fosse un favore -
e ti guardo negli occhi
oltre il filo spinato.
Stampata sulla faccia
hai già la tua risposta
da secoli la stessa,
quella che l'odio innesca.
E quando mi rispondi
che non resterà traccia
di noi, popolo antico,
io non ti maledico.
Per il tempo che viene
ti auguro tasche piene
di pane e di monete,
ma grande immensa sete.


Sara Ferraglia


Donne In Nero Parma
No all'accordo Iren-Mekorot