sabato 30 luglio 2022

Ti comprerò una moto per Natale

Ti comprerò una moto per Natale

Ti comprerò una moto per Natale
una Gilera del'53
per i tuoi tanti viaggi immaginati
Ti aiuterò paziente a ritrovare
giocattoli perduti,
maioliche speciali
che non ricordi se ti hanno rubato
o son nascosti ancora nella stalla
dove i soldati dormono sfiniti
E poi ti seguirò nelle maree
che la tua mente crea con i ricordi
e nel caleidoscopio delle idee
dove confondi i vivi con i morti
perché lo so che oltre quel confine
si sbriciola il presente come pane
Lasciane più che puoi sul davanzale
per questo inverno, quando ne avrò fame

Sara Ferraglia
 

mercoledì 20 luglio 2022

Linguaggio universale

 

Linguaggio universale

Il giorno in cui mi aggirerò per casa
e non mi riconoscerò allo specchio
Il giorno in cui, entrando in una stanza,
confonderò il nuovo con il vecchio
e non saprò più il nome di una rosa
e il cuore sarà sempre più bambino
e il corpo rattrappito e piccolino,
mi perderò per strade sconosciute,
lunghe conversazioni coi fantasmi
molto più spiritosi e divertenti
di tutti i figli, nipoti e parenti
che mi ricorderanno cosa è giusto
con gli sguardi severi e sospettosi
Cammineró verso il mio tempo astrale
senza orologio, bussole e stradario
Ritornerò allo spazio siderale,
con nuova forza tornerò a brillare
Se ancora esisteranno il cielo, i fiori, il mare
gli uccelli in volo, i fiumi e il temporale,
le nuvole, i ghiacciai, deserti, brezza
ci parleremo ancora e la bellezza
sarà il nostro linguaggio universale


Sara Ferraglia



sabato 16 luglio 2022

Non so da dove venga la poesia

 


Non so da dove venga la poesia


Non so da dove venga la poesia,
perché ogni tanto batta le sue ali
dentro al mio petto e a volte si confonda
con un attacco di tachicardia
Arriva, riconosco i suoi segnali
Prima una goccia, poi la mente inonda
di fotogrammi, sillabe, parole,
di suoni ridondanti o melodie
che non ho scelto e che nemmeno voglio
Piovute da uno spazio siderale
parole in armoniose sinergie
cercano il loro spazio sopra al foglio
Non so da dove venga la poesia
M'accontento che esista e così sia

Sara Ferraglia


Il quadro è di Vladimir Volegov


Per il Rojava

Per il Rojava

Parole di dolore e di denuncia
si librano con ali maestose,
volando fiere sull'indifferenza
Il pianto di colui che le pronuncia
racconta con immagini impietose
ciò che la guerra è nella sua essenza
Di libertà perdute, dell'orrore,
della paura e della resistenza
aggrappate alla vita fino in fondo
Passa la gente, guarda con timore
bandiere che risvegliano coscienze
sopite dal gran caldo e sullo sfondo
di questa assurda scena, che è la guerra,
scriviamo Pace ovunque, in cielo e in terra

Sara Ferraglia

mercoledì 6 luglio 2022

Canto per la montagna morente

 


Canto per la montagna morente

Palpebra che s'abbassa azzurra e stanca
Sfinita e dolorante è la montagna
dopo aver pianto lacrima di sangue
Sul volto ancora ha qualche ruga bianca
ma la sua guancia grigia non si bagna
da tempo per la neve e giace esangue,
il corpo maestoso nella valle
Perdonaci d'averti calpestata
noi, vittime d'umana presunzione
di posseder l'eterna tua bellezza
Per ogni volta in cui ti ho ammirata
da ogni lato, fianco e posizione
e non ti ho fatto neanche una carezza

Sara Ferraglia



sabato 2 luglio 2022

Il volo dei rondoni

Il volo dei rondoni


Il volo dei rondoni sulle nostre teste
come noi neri, solo nella veste,
ché di spazio nel cielo ne hanno tanto
non come l'uomo che se lo contende,
che per profitto l'aria e l'acqua vende
Noi, piedi in terra, l'una all'altra accanto
con i corpi pesanti a ricordare
che soltanto la pace fa volare
cuori e menti nello spazio aperto,
che la guerra trasforma in un deserto
tutto quello che abbiamo costruito
E lo sguardo va oltre, all'infinito
sopra i tetti e vola coi rondoni,
oltre ogni muro, insieme agli striscioni
di Donne disarmanti, Donne in nero
con la pace negli occhi e nel pensiero


Sara Ferraglia


Donne In Nero Parma