domenica 30 maggio 2021

Il pianto nero

 


Il pianto nero. 

Dev'essere successo nella notte
sotto stelle d'inferno, quelle scure, 
quelle violente, fredde e dure
che hanno squarciato il cielo a mezzanotte. 
Mi guardo nello specchio, un piccolo frammento 
finito sopra la tua culla,
polvere ovunque, dal tetto al pavimento
e pianti e grida poi... più nulla. 
Accarezzo il mio volto piano piano, 
lo pulisco col dorso della mano
ed è allora che vedo il pianto nero.
Dev'essere successo questa notte, 
quando il fuoco e il dolore
ti hanno straziato il corpo 
e a me hanno annerito il cuore.

Sara Ferraglia

La fotografia è di Fatima Shbair, fotografa palestinese.

mercoledì 19 maggio 2021

Pioggia di luna



Pioggia di luna

Rotolò giù la luna

dal braccio di una gru

ove s’era posata,

pallida ed assonnata,

per riposarsi un po’.

Si sfaldò sulle fronde

di un pioppo tremolante.

La porpora d’argento

si sciolse e lo bagnò

e pappi vagabondi

ricamarono il cielo di strass.

Poi, con un colpo di reni

e una spinta possente,

la luna tornò su,

si scusò per l'empasse

e rimise il suo velo.

Della pioggia di luna

ne rimase un frammento

fatto a forma di U

sulla base in cemento

proprio sotto la gru.

( Sara Ferraglia )

giovedì 13 maggio 2021

Le liste.

 


Le liste.


A volte è tutto fermo,
il tempo è congelato
come in passato è stato
nei giorni del lockdown.
E allora resto dentro
e scrivo mille liste,
assegno priorità
a cose che non faccio,
che cambiano di posto
nell'ora o nel momento.
Al primo posto, fisso,
ci sono tre sorrisi,
tre chiavi universali
che apron tutte le porte,
che infondono energia
alle giornate morte.


Sara Ferraglia


mercoledì 5 maggio 2021

Passeggiata col vento.

 


Passeggiata col vento.


Oggi c'è vento, il parco è deserto,
c'è il vento che soffia e risponde natura.
S'inarcano giovani pioppi
a un forte e improvviso fendente,
ma il vento non è prepotente
né loro servili,
così come i fili sottili
dell'erba fienarola
o della selvatica avena
che trema ma non di paura,
scuotendo le verdi spighette
per danza ancestrale.
E adesso il vento è un sensale
che spinge all'abbraccio
la pallida rosa canina
e la forte ginestra
e mentre a calare già il sole si appresta
del gioco amoroso si fa testimone
la timida margherita.
Ma come puoi dir d'essere solo,
se sei invitato a una festa,
se il vento che vien da sud ovest
dirige per te la sua orchestra?


Sara Ferraglia