venerdì 22 giugno 2018

Vivere senza impegno e conoscenza



Vivere senza impegno e conoscenza

Vivere senza impegno e conoscenza,
niente che ti risvegli la coscienza.
Vivere solo per sentito dire
svegliarsi, lavorare e poi dormire.
Vivere senza un dubbio, un forse, un come…
Ti basta ciò che grida un istrione.
Convincersi che è giunto il cambiamento,
di avere in poppa ora il giusto vento.
Partire per un viaggio già vissuto
da chi prima di te era caduto
nel fascino di facili illusioni,
urlate dalle piazze o dai balconi.
Odiare l’altro per l’appartenenza
ad una razza o una religione,
odiarlo solo per la sua esistenza,
odiarlo solo per la tua ragione.
Parole ripetute come un mantra,
che spargono veleno dagli schermi
e l’anima ferita che si scontra
con l’impotenza e il pianto degli inermi.
E crescere i tuoi figli come eredi
di un lascito brutale ed infestante
ma il mondo stretto, quello in cui tu credi,
per loro diverrà più soffocante.
Non c’è nulla di nuovo in tutto questo,
si ripete la storia tardi o presto.

( Sara Ferraglia )

martedì 5 giugno 2018

Ritorno a Portovenere



Ritorno a Portovenere

Dove posammo allora i nostri piedi
fra le fronde d’ulivo ed i roveti
ora soltanto ruote
e auto in fila a soffocare i tronchi.
Sono spariti il fico e l’amareno
testimoni silenti
di merende e segreti, nemmeno
la sterpaglia è più la stessa,
odora di motori e di benzina,
non più d’urina di gatti cacciatori,
d’agnelli sulle zampe tremolanti.
Non giunge più il respiro delle onde,
si perde fra il vociare della gente
a rincorrere un posto sulla spiaggia.
 Laggiù il castello, a destra - la tua voce -
in fronte la Palmaria e intorno il mare!
Lezioni brevi di geografia
ascoltando Battisti e Un’avventura
e intanto sorridevi innamorata
di una natura come te selvaggia.
La casa bianca ancora s’intravede
dormiente nell’abbraccio della macchia,
una ginestra è nata sul suo tetto
per abbellirla o farle compagnia.
Più d’ogni altro luogo questa altura
mi fa pensare a te, amica mia.

(ad Armanda)