mercoledì 31 marzo 2021

Voglio una danza.

Voglio una danza


Voglio una danza di trecce intrecciate
Rosse le vesti e le labbra infuocate
Capelli grossi capelli fini
Cuori lontani e cuori vicini
Voglio tessuto di sorellanza
Nessun confine nessuna distanza
Che il tuo dolore nel sangue piegata
Inondi e segni la mia giornata
Che se la treccia qualcuno ci scioglie
Per soddisfare violenza e voglie
L'affoghi un mare di neri capelli
Trafitto il cuore da lunghi coltelli
Trecce d'intreccio che il tempo è arrivato
Che sia sepolto il patriarcato


Sara Ferraglia


L'immagine è la  copertina del  libro Virità di Giusy Sciacca. Ediz.Kalos.

domenica 28 marzo 2021

Lei mi vede così.

 


Lei mi vede così.


Lei mi vede così
Che ci volete fare?
Mi fa con gli occhi grandi
Immensi come il mare
I capelli son corti
Perché così li porto
E poi a ben guardare
Mi dipinge il sorriso
Un volto senza affanni
Un sole tondo il viso
Che ogni volta si accende
Quando la vedo entrare
Ormai da dieci anni


Sara Ferraglia


martedì 9 marzo 2021

Quand'ero femminista e ancor non lo sapevo.


Quand'ero femminista e ancor non lo sapevo.


Ho lavorato quarant'anni
nella stessa azienda
a conduzione familiare,
dal nonno fondatore
ai nipoti rampanti,
la stessa dinastia.
Computer, scrivania,
lontana dal clangore del metallo,
dalle bobine in ferro,
dal rumore assordante,
dalla fatica della fabbrica,
dal sindacalista militante.
Io nei saloni del palazzo
dai soffitti affrescati,
io con gli altri impiegati.
Illusione di finto privilegio
sopiti nell'inganno,
come in un sortilegio,
mai nessun segno rosso
sui nomi del registro.
Eppure è nato lì il germoglio
del mio futuro femminismo.
Nella fatica di farsi valere,
fra uomini chiamati col cognome
e titolo accademico, se c'era.
E per noi donne spesso solo il nome
e un tetto di cristallo la carriera.
Così ricordo come fosse ieri
quell'otto marzo di quattr'anni fa.
Sciopero femminista proclamato
e fu la prima volta
ed io, che mai avevo scioperato,
per quella giusta causa mi assentai
e fui la sola e fu la prima volta.
Perché sentivo che dovevo,
quand'ero femminista
e ancor non lo sapevo.


Sara Ferraglia


 

venerdì 5 marzo 2021

Riflessione.

 


Riflessione.


Se nei tuoi giorni sei stata a distanza
Se non trovavi il tempo per lottare
Se non studiavi per approfondire...
Sai, nella vita nulla s'improvvisa,
nulla di ciò che sboccia a primavera
E non mi dire non è troppo tardi
perché - sai bene - non risponde al vero
Certo che non la perdi la speranza
ma, al massimo, puoi far manovalanza
Serve anche quella per far muri forti
ma ciò che ti sei persa - nel frattempo -
è come costruire il basamento


Sara Ferraglia