mercoledì 30 dicembre 2020

Agitu Gudeta

 


Agitu Gudeta


Solo per te stanotte
nel silenzio assoluto della valle
brilleranno le stelle,
le stesse che ti videro guerriera
su più aride terre.
Rosso di sangue, bianco di neve,
per qualcuno ancora straniera.
Nero di pelle, bianco di latte,
sogno spento di notte.
Martellate alla luna
e la luna si è rotta.
È caduta nel pozzo.


Sara Ferraglia


sabato 26 dicembre 2020

Il presepe nato per caso.


Il presepe nato per caso.


In questo Natale un cigno è atterrato
nel piccolo presepe.
È argentato, di carta stagnola
modellata da Claudia e Diana con piccole dita.
La casetta invece è opera di Anita
costruita coi compagni di scuola
delle elementari.
Le statuine, pregiati esemplari,
omaggio di un distributore di benzina,
quando mia figlia era ancora bambina.
È un presepe nato per caso,
poverissimo e quest'anno alloggiato fra i libri di poesia.
Credo che proprio questo il suo posto sia.


Sara Ferraglia


venerdì 25 dicembre 2020

Il Natale delle parole e degli sguardi.

 


Il Natale delle parole e degli sguardi.


Vorrei un Natale di parole vere,
che quando leggi amore
amore batta forte.
Quando pronunci a-u-g-u-r-i
sia speranza,
quella di cui son pieni tanti cuori
in questo tempo incerto.
Se mancheranno strette di mano e abbracci
saranno più potenti le parole
e tanto parleranno gli occhi
lontani, nel deserto degli schermi.
Auguri,auguri a un metro di distanza,
auguri sulle scale ai miei vicini,
auguri per la strada ai conoscenti.
Auguri
ma più veri, scanditi senza fretta,
di ritrovarci ancora tutti quanti,
anzi più numerosi
quando questo Natale solitario
sarà solo ricordo,
un triste segno in rosso
sbiadito dentro un vecchio calendario.


Sara Ferraglia


mercoledì 16 dicembre 2020

Questo è il mio nome

Questo è il mio nome.
Questo è il mio nome, la mia storia
È la sfera di cristallo di rocca
in cui guardo il futuro
È il ricordo di un rito, la memoria
di danza o di antica preghiera
È il primo vagito uscito dalla bocca
È il diritto al riposo di sera
dopo un giorno umiliante,
passata una frontiera
È la macchina del tempo
quando non la controllo
e mi porta distante
È il messaggio in bottiglia
che qualcuno ha raccolto
Un sospiro sussurrato dal vento
all'orecchio della vita
È scintilla alla fiamma sfuggita
Questo è il mio nome, la mia storia
È l'ultima foglia rimasta sul ramo
e la prima gemma sbocciata
prima di primavera
quando ho il tempo di guardarle
Questo è il mio nome, la mia storia
anche quando fu cancellato
quando divenne numero
quando divenne niente
quando sulla mia tomba fu cambiato
È stato in me scolpito prima che fossi nata
Sara Ferraglia


 

giovedì 10 dicembre 2020

Filastrocca della pasta fatta in casa.

Filastrocca della pasta fatta in casa.

Penso alle mani che hanno impastato
uova e farina nel tempo passato.
Penso alla forza espressa in quel gesto,
amalgamando i pensieri col resto.
Penso a mia madre... nemmeno contava
chili di pasta che confezionava
per tutte le feste passate in famiglia.
Invece io, che sono sua figlia,
già sono stanca al primo vassoio,
riempio, ritaglio e intanto m'annoio.
Penso a mia nonna quant'era felice
se le dicevo sei tu la radice
della passione per la poesia.
Cucino poco? Che vuoi che sia
se quando impasto uova e farina
non nasce pasta ma solo una rima?

( Sara Ferraglia )