lunedì 11 novembre 2019

Antropocene


Antropocene.

Forse hai dimenticato che ero bella
quando mi hai vista per la prima volta.
Liberamente pura respiravo
dai pori aperti di una fresca pelle.
Limpida e trasparente d'acqua avvolta
lussureggiante a te io mi donavo.

Il mio dolore come canto sale
dal mio corpo violato e depredato,
dal cuore ardente che mi pulsa al centro.
Tutto ti lascio fare, tutto il male
da secoli, da quando ti ho ospitato
e sempre più mi sei entrato dentro.

Nelle mie vene scorre sangue nero
che tu, vampiro, succhi avidamente.
Preziosa la mia carne che perfori,
ne fai diamanti e oro del tuo impero.
Mi prendi tutto e non t'importa niente
se insieme a me, col tempo, anche tu muori.

Livido il corpo mio non si rassegna
alla violenza tua dura e costante,
al quotidiano insulto della tua presenza.
Esplode il pianto e dentro tutto trema
in un sussulto, un grido devastante.
Amami per salvare la tua essenza.

( Sara Ferraglia)

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