Una goccia di niente
C’era una
volta un saggio potente
che in mano
aveva una goccia di niente.
Solo,
abitava nell’immensità,
senza
montagne, né mari e città.
Guardò la
goccia con gran tenerezza,
le donò un
soffio, una tremula brezza…
e allora
tutto fu in lei concentrato,
anche se
ancora non era creato.
C’erano i cieli,
le acque ed i monti,
piante,
animali e fiori già pronti.
C’erano
occhi di bimbi innocenti,
c’eran la
pioggia, la neve ed i venti.
Lasciò la
goccia cader dalla mano
e la guardò
scivolare lontano,
finchè
raggiunse una stella piccina
che cominciò
a brillar più di prima.
Intorno alla
luna e al sole danzò
finchè
immensa lei diventò.
Fu
un’esplosione di luce, un boato
e l’universo
così fu creato.
Poesia scritta insieme alla mia nipotina Claudia, 6 anni, che ha immaginato così la creazione dell'universo.
La poesia si può leggere anche qui:
http://masferrario.blogspot.it/2016/12/sguardi-poietici-una-goccia-di-niente.html
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