Ricordati di noi
Ricordati di noi che abbiam vissuto
amato e riso e pianto
e calpestato suoli e arato campi
e in casa abbiamo partorito figli
Ricordati del nostro urlare muto
che diveniva immaginario canto
dinnanzi alle vallate e a spazi ampi
o al conturbante profumo dei tigli
Tu che passi soltanto
tu che distrattamente leggi nomi
scolpiti sulla pietra fredda e grigia
nomi che mai metteresti a tua figlia
come Cleonice, Aurelia o Luigia,
ricordati di noi che firmavamo
con tremolanti croci
pesanti per la mente e per il cuore
Noi silenziose voci
nell'opprimente famiglia del padre,
Ricordati di noi che abbiam vissuto
amato e riso e pianto
e calpestato suoli e arato campi
e in casa abbiamo partorito figli
Ricordati del nostro urlare muto
che diveniva immaginario canto
dinnanzi alle vallate e a spazi ampi
o al conturbante profumo dei tigli
Tu che passi soltanto
tu che distrattamente leggi nomi
scolpiti sulla pietra fredda e grigia
nomi che mai metteresti a tua figlia
come Cleonice, Aurelia o Luigia,
ricordati di noi che firmavamo
con tremolanti croci
pesanti per la mente e per il cuore
Noi silenziose voci
nell'opprimente famiglia del padre,
un pugno in tasca e un altro sul costato,
rubavamo i pensieri come ladre
Tu che sorridi e ci regali un fiore
ricorda che per te abbiam lottato
Tu che sorridi e ci regali un fiore
ricorda che per te abbiam lottato
( Sara Ferraglia )
Puoi leggere la poesia anche su Viadellebelledonne : http://viadellebelledonne.wordpress.com/2010/11/14/ricordati-di-noi-sara-ferraglia/
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2 commenti:
Poesia di quelle che piacciono a me, armoniose oltre che formalmente ineccepibili.
Molto bella.
ciao
Cara Sara, sono arrivata qui dal blog di Cristina, così, per curiosità. E ci trovo questa bellissima poesia, un omaggio a donne umili ma piene di coraggio, il coraggio del vivere nonostante tutto.
C'è tutto un mondo, nella tua poesia: e quelle donne, e quelle croci, e quei padri opprimenti, par di vederli.
Molto brava, Sara.
Milvia
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