Fado
- Ho nelle ossa un umido dolore
Marcela mia, dolor che sa di muffa
nero come la pece e la mia veste
La notte puoi sentirne lo stridore
Dicono che sia il mare che si azzuffa
con la volta celeste
è il mio dolore, invece.
- Non fa rumore il male, è sordo e muto
Amalia, amica mia, se non lo fosse
sarebbe un urlo immenso l’universo!
E tu, per tutto il tempo che hai vissuto
non hai capito ancora le sue mosse,
che dargli troppo ascolto è tempo perso.
Il tuo dolore è tuo,
nessun altro lo sente.
3 commenti:
"...Il tuo dolore è tuo,
nessun altro lo sente."
Sara, ti auguro di superare questo momento di estrema solitudine in cui ti trovi.
Non è una poesia autobiografica.
Qualche "dolore" ce l'ho anch'io, ma principalmente fisico, dovuto all'età!
La poesia era sull'incapacità di condividere , sulla sempre più frequente mancanza di "compassione".
In particolare mi riferivo al dolore degli anziani, che spesso urlano silenziosamente la propria solitudine che si trasforma in dolore fisico!
Questo era.
Grazie per la lettura.
Sara
Bella, Sara, come sempre. E interpretabile, come qualcuno ha fatto.... :) A me piace proprio per la possibile interpretazione e perche'.... ognuno sta solo, infondo, ad ascoltare la propria solitudine. Cosi' e' il vivere. E la foto? che bella! fai i complimenti all'autore! Dovresti andare a Lisbona, Sara. Sono certa che troveresti ispirazioni ulteriori. Magari vengo anch'io :) baci baci
(sorelleschi)
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