Linguaggio universale
Linguaggio
universale
Il
giorno in cui mi aggirerò per casa
e
non mi riconoscerò allo specchio
Il
giorno in cui, entrando in una stanza,
confonderò
il nuovo con il vecchio
e
non saprò più il nome di una rosa
e
il cuore sarà sempre più bambino
e
il corpo rattrappito e piccolino,
mi
perderò per strade sconosciute,
lunghe
conversazioni coi fantasmi
molto
più spiritosi e divertenti
di
tutti i figli, nipoti e parenti
che
mi ricorderanno cosa è giusto
con
gli sguardi severi e sospettosi
Cammineró
verso il mio tempo astrale
senza
orologio, bussole e stradario
Ritornerò
allo spazio siderale,
con
nuova forza tornerò a brillare
Se
ancora esisteranno il cielo, i fiori, il mare
gli
uccelli in volo, i fiumi e il temporale,
le
nuvole, i ghiacciai, deserti, brezza
ci
parleremo ancora e la bellezza
sarà
il nostro linguaggio universale
Sara
Ferraglia
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