Rosa - Non cosa dal tempo corrosa
ma fiore, sbocciato di maggio.
Posa - Non scatto di fotografia
ma piuma discesa sul prato
con lieve ondeggiante volteggio.
Letto - Non talamo in legno di faggio
ma libro di bella poesia,
che doni carezza ogni sera.
Muta - Non voce al silenzio forzata
ma come natura che cambia
quand'è primavera avanzata.
Parte - Non pezzo,
ma solo chi lascia la casa
e cerca altro posto
per vita migliore.
Lascia - L'apostrofo che può ferire.
Sonno che eterno vuol dire morire.
C(i)elo - Tutt'altro che spazio infinito
ma ciò che nel cuore nascondo, sottratto alla vista,
è quando non guardi la luna
ma solo il vicino tuo dito.
Riso - Non pasta,
ma ciò che vorresti abbondante
sui volti che incontri per strada,
di chi ti sta accanto o distante.
Verso - Non riga di questa poesia,
ma il dritto o il rovescio,
cercando un senso diverso,
che aiuti a trovare la via.
In fondo la vita è anche questo,
un gioco di polisemia.
Sara Ferraglia
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