Tornando dalle letture di poesia
Le
cuffie con le orecchie ad orsacchiotto
di
un bimbo infreddolito in bicicletta,
le
foglie accartocciate lungo i viali,
il
silenzio del parco attraversato
dalla
fuga di un cane elettrizzato.
Lo
richiama il padrone da lontano.
Chi
avrà impacchettato l'altalena?
Per
quanto tempo rimarrà ferita
prima
che un bimbo se ne prenda cura,
accarezzando
il seggiolino con le dita?
Sul
marciapiede il mio passo è lento
-
forse il mio inverno più vicino sento -
mentre
ritorno a casa e la poesia
della
Guidacci, letta in sintonia
con
anime sensibili all'ascolto,
riscalda
i sensi e mi distende il volto.
Cerco
piccole strade e scorciatoie,
evitando
automobili e rumore,
chè
il più tardi possibile sian persi
fra
i rami nudi gli armoniosi versi.
Sara
Ferraglia
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