Pensavo a Louise Glück.
Cosa saprò di te
leggendo le parole dei tuoi versi?
Cosa raccontano di te fotografie
volate come stormi sulla rete
ad affollare il web?
Sei premio Nobel oggi,
ti sta leggendo il mondo
che di te ieri non sapeva nulla.
Ma tu chi sei, chi eri nell'inizio
quando dalla tua penna uscì
quel primo verso?
Quando eri bambina, poi fanciulla...
Scrivesti per dolore o per amore?
Parlavi al foglio, ora all'universo.
Oggi la caccia è aperta
a chi ne sa di più di Louise Gluck,
Dimmi, vanno di fantasia e d'interpretazione?
E oggi si dispera gran parte dell'editoria
e chi non ha i tuoi libri in libreria.
Ti leggeró perché,
oltre al piacere dei tuoi versi,
vorrei capir se è vero,
se questo tuo pensiero
così profondo era sincero:
"Mie povere ispirate
creazioni, siete
distrazioni, in ultimo,
puri inceppi; siete
alla fine troppo poco simili a me
per piacermi."
( Sara Ferraglia)
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