Cara Befana.
Ecco le
calze addobbare i camini,
ecco i
bambini coi loro piedini
salir le
scale in silenzio perfetto
e sprofondare
in un morbido letto.
Quando anche
l’ultima stella si accende
sulla sua
scopa la Befana scende,
quando la
notte si fa di ghiaccio
sui tetti bui
finisce il suo viaggio.
Cara Befana,
qui sul balcone
stavo
aspettando la tua apparizione
per
ricordarti che il mondo quaggiù
a volte è
ingiusto, lo sai anche tu.
Ci son bambini
che non hanno nulla,
non hanno
casa, né un letto o una culla,
nessuna
favola li fa sognare
e nessun
bacio li fa addormentare
e servirebbe
un’immensa magia
che il loro
pianto si porti via.
( Sara Ferraglia )
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