Un semplice Natale
Spento lo smartphone ed il cuore acceso
a leggere negli occhi dei passanti
sbirciando nei regali e nei discorsi.
Sentire in testa e dentro al petto il peso
di questi giorni oscuri ma abbaglianti,
di desideri vuoti eppur rincorsi.
In strada un solitario palloncino
che più non vola e rotola soltanto,
il guanto appeso ad una cancellata
perduto dalla mano di un bambino,
un volto anziano fisso nell’incanto
di una storia ormai solo ricordata.
Un fiore rosso, stella di Natale
di plastica, che forse si è staccata
dal pacco per un dono decorato
e un forte desiderio di fissare
brevi frammenti lungo la giornata,
prima che quell’istante sia passato.
Potessi impacchettare ogni emozione,
confezionarla in povero cartone
con soffici imballaggi d’empatìa
e regalarla a tutti sulla via…
Augurare qualcosa di speciale,
che sia, ad esempio, un semplice Natale.
Sara Ferraglia
Parma, Natale 2017
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