Il giorno dei morti
Non vorrei ricordarti con fiori,
con parole e saluti distratti.
Non vorrei tutti questi rumori,
questi suoni così rarefatti.
Siamo qui in silenzio raccolti
sta dicendo una voce sul fondo
siamo qui a pregar per i morti
ma un mercato mi sembra lo sfondo.
Alzo gli occhi a guardar il tuo volto
su quel gelido marmo lucente
e il tuo sguardo profondo ed assorto
sembra dirmi che c’è troppa gente.
Io ti tengo sepolta nel cuore,
io ti parlo nella notte scura.
Hai ragione,c’è troppo fragore,
esco in fretta dalle fredde mura.
E nel prato qui fuori ti sento,
sei dell’albero il lieve sospiro,
sei la dolce carezza del vento
sei nell’aria che adesso respiro.
( Sara Ferraglia, novembre di tutti gli anni )
" Le poesie e i racconti contenuti in questo post non potranno essere pubblicati o utilizzati in qualsiasi altro modo, sia parzialmente che integralmente, senza il consenso dell'autore "
1 commento:
ciao Sara ,sono Tiziana Curti ,spero tu ti ricordi di me ,ho visitato con piacere il tuo bloog, le tue liriche sono molto emozionanti,questa in particolare . Spero di incontrarci presto ad un altra manifestazione dell'Accademia Alfieri oppure in visita sul mio blog http://tizianacurti,spaces.live.com
ciao Tiziana
Posta un commento