domenica 2 novembre 2025

A Diana, undici anni

 


Diana, undici anni
Da qualche tempo la nostra casa
da giapponesi demoni è invasa
Escono dagli armadi e dai cassetti
Certe notti s'infilano nei letti
- Da dove vieni? - chiesi un giorno a una,
che afferrai per un piede con fortuna
Lei mi rispose che era cosa strana
- Come? Non sai che ci ha creati Diana? -
Ora capisco questa tua passione,
quasi una piccola nuova ossessione,
di questi tuoi fantastici undici anni
Ci metteremo oggi nei tuoi panni :
in giapponese tanti auguri canteremo
e i Manga a disegnare impareremo
お誕生日おめでとう
Otanjōbiomedetō

Tanti auguri Didi 💓

giovedì 30 ottobre 2025

Tu vieni

 


Tu vieni 

Tu vieni, col tuo cesto di parole
fragili come petali di fiori
mischiati alla rinfusa
per la processione di Pentecoste
( Cantando noi bambini
li spandevamo intorno
Dietro di noi qualcuno li pestava
e la bellezza se ne andava via )
Tu vieni, col tuo cesto di parole
Le spargeró sul letto dove giace
la stropicciata fragilità del cuore
E cercherò di ricomporle in un mandàla
E mi daranno pace

Sara Ferraglia


domenica 26 ottobre 2025

Belle Epoque



Belle Époque

Per un momento hai fatto capolino
fra i volti delle donne di Boldini
e nei gioielli della Belle Époque
Un attimo, un sussurro in un sorriso,
parole delicate a bassa voce
E ho ricordato quel braccialettino
da regalare a quella tua nipote
Me ne facesti accenno un giorno in centro
Io, per quel poco che ti conoscevo,
tornai a casa col ricordo dentro
e l'intenzione di farne poesia
Lo faccio ora che di te mi parla
questa tua muta assenza
fra donne sconosciute di Boldini
E più acuta si fa la tua presenza
Sara Ferraglia
A Cristina

mercoledì 22 ottobre 2025

Sto aspettando


Sto aspettando

Sto aspettando che torni la poesia
Non so in che forma, buia o luminosa,
con duri artigli e aculei sul dorso
O profumata come quella rosa
che ultima resiste nel giardino
Sto aspettando che torni e con la mia
mente smarrita nella nebbia fitta
allerto tutti i sensi, che non sfugga
il minimo segnale di presenza
Troppo pesante è questa lunga assenza
Sara Ferraglia
Inedita

domenica 5 ottobre 2025

A Claudia



Alla mia Cla

Ti penso bucaneve e fiordaliso
Riflette il primo luci di cristallo
quando si apre al gelo dell'inverno,
mentre il secondo guarda in faccia il cielo
fra spighe gialle e odori dell'estate
Tu che sei nata nell'autunno dolce,
brilli più forte se la luce cala
In un istante rubi col sorriso
la luce al bucaneve e al fiordaliso
Auguri amore mio♥️

venerdì 3 ottobre 2025



Ed io che altro non so fare

Ed io che altro non so fare
se non scendere in piazza e nelle strade
e urlare al mondo, forte, il mio dissenso
Ed io che altro non so fare,
comoda sul divano ad aspettare
qualche notizia, un segno
che arrivi sulle ali di un buon vento,
credo che ancor di più ora abbia un senso
comporre le parole in un disegno
un calligramma, una colomba bianca
E tu che scrivi che ormai tutto è spento,
che è inutile anche scrivere poesia
Io non ti ascolto,
prendo un foglio e non sul retro scrivo
ma davanti, perché vivo e, come tanti,
ho testa e cuori accesi di speranza
se parla la poesia alla mia coscienza
Sara Ferraglia

martedì 30 settembre 2025




Parlano tanto

Quante parole assorbo dalla gente...
Parlano tanto
Di solito io ascolto, solamente
Raccontano di sé, dei propri mali
o di quelli del mondo, universali
Sempre aggiornati, sempre sul pezzo
Se provo ad interrompere nel mezzo
di un soliloquio denso e appassionato,
per stabilire un minimo contatto,
volgono altrove lo sguardo distratto
con l'urgente bisogno malcelato
di continuare nel ragionamento,
di non perdere il filo del discorso
Finché un improvviso appuntamento
come un colpo di vento li allontana
Rimango sola, presa dal rimorso,
da un misto di sollievo e irritazione,
per non aver nemmeno chiesto il nome
Sara Ferraglia

sabato 27 settembre 2025

Sotto altra forma

 

Sotto altra forma

Come se mi avessero staccato la spina
quando ero una lampadina
e avessi di conseguenza
cessato di far luce e fossi rimasta senza
energia e all'improvviso fossi diventata
un pezzo vintage, un poco impolverata
Anzi, pezzo da collezione, d'antiquariato,
spento come l'autunno già iniziato
Ma un raggio filtra ancora fra le bacche
rosse del biancospino e fa risacca
con il rosa del tramonto
e mentre qui sul tetto
un balestruccio per migrare è pronto,
torna dai monti al piano un pettirosso
e mi ricorda che tutto è movimento,
anche quando ti cade l'autunno addosso
tutto quanto ritorna,
forse sotto altra forma

Sara Ferraglia


sabato 20 settembre 2025

Lettura dei nomi

 Lettura dei nomi

Son come frecce i nomi dei bambini
Trafiggono il mio cuore in questa piazza
Seduti dietro, al bar bocche voraci
divorano brioches e cappuccini
Ognuno di quei nomi graffia e incide
i muri delle chiese e dei palazzi
La gente passa, perché non li vede?
Son rossi come il sangue, hanno le ali,
sfiorano labbra ed occhi, son leggeri
Eppure ognuno pesa come il piombo
di quei fucili che li hanno ammazzati
Attento, tu che passi indifferente
Attento, se uno solo ti ha colpito
in gola avrai un urlo permanente
Saprai che è l'ora, che l'umanità è finita

Sara Ferraglia


mercoledì 3 settembre 2025

Sonno

 


Sonno 

E se calasse il sonno giù dal cielo
e prepotente mi chiudesse gli occhi?
Quel cielo senza sole, stelle e luna
che il mio sguardo non vuole abbandonare
Non dormo, passo il tempo a vigilare
su quelle finte stelle, una ad una
Son frecce infuocate, strumenti di morte,
che non prendan con sé il mio bambino,
che non abbiano in mano la sua sorte
Sonno, ti prego, non tradirmi ora,
proteggi come me il suo corpicino
Stammi lontano, questa notte ancora

Sara Ferraglia


giovedì 28 agosto 2025

Passaggi

 



Passaggi 

Ordine e pulizia, tutto al suo posto
Rituale trasferito a casa mia
Ordine negli armadi e nei cassetti,
spolvero i mobili, rifaccio i letti
Pian piano, con l'età lei ha deposto
lo scettro di regina della casa
ma quanta rabbia nella ragazzina
che docile cedeva ai suoi dettàmi
Piccole azioni, pulizia di scale,
i piatti da lavare quotidiani
o lucido alle scarpe di famiglia
e tutto mi pesava e mi dicevo
- io non sarò così con mia figlia-
A lei non saprei dir cosa ho trasmesso.
So che, riflessa in questo specchio adesso,
penso a mia madre che lenta cammina
e a quanto rivorrei quella regina 

Sara Ferraglia


mercoledì 13 agosto 2025

Donne che correvano coi lupi

 


Donne che correvano coi lupi

Non amo la parola strategia,
non mi appartiene, non la faccio mia
Seguo l'istinto, quello più animale
ch'era per Madre Terra naturale,
quello perduto, che ritrovo ancora
se m'immergo nei boschi, se l'aurora
aspetto di veder dalla collina,
se il volo di un insetto sul sentiero
mi aiuta a ricordare ciò che ero
quando correvo ancora con i lupi
senza temere vette né dirupi
Triste al pensiero che lungo la via
tutto sia diventato strategia

Sara Ferraglia


mercoledì 30 luglio 2025

Defilarsi

 


foto di Cecilia Mezzadri


Defilarsi

Lentamente ci si può defilare
Un passo dopo l'altro, si può fare
Scrivere poco e solo per sé stessi
Togliere dalle tasche tutti i sassi
che ci hanno appesantito le giornate
Capire che le note più stonate
son solo giù di posto, nell'attesa
di una nuova armonia e se ti pesa
il cercarla, prova ad ascoltare
al tramonto il rumore del mare

Sara Ferraglia

giovedì 24 luglio 2025

Forti convincimenti

 


Forti convincimenti

Dice che Matteotti è morto
per suoi convincimenti,
per personali idee
sulla ragione o il torto
discusse in parlamento
Era talmente forte
il suo convincimento
che qualcuno ha creduto
meritasse la morte
- Son cose d'altri tempi -
scrive sui suoi giornali
tutta la servitù
La lapide spezzata
con forza chiede ancora
per strada e nelle piazze
forti convincimenti
Ma i netturbini all'alba
han fatto pulizia
di tutto il marmo in pezzi,
della democrazia


Sara Ferraglia
Inedita


martedì 22 luglio 2025

Vengono da turisti

 


Vengono da turisti


Vengono da turisti,
ciabatte e calzoncini
Bevono birra e scherzano
con le mogli e i bambini
Ma quelle dita bianche
che abbracciano il bicchiere
per giorni hanno sparato
mirando a teste e gambe
di altre mogli e bambini
Se non li voglio accanto
- Maledetti Assassini -
in spiaggia, ad un concerto
o in camera d'albergo,
non sono antisemita
Penso solo alla vita
che hanno tolto mirando,
vedo solo le dita
vibrar sopra al grilletto,
vedo il tiro perfetto
nella nuova mattanza
quando tornerà a casa,
abbronzato e disteso
per la bella vacanza


Sara Ferraglia

Inedita

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sabato 19 luglio 2025

Sequenza di Fibonacci

 


Sequenza di Fibonacci

Tutto ha una forma, è geometria?
Lingue e parole sono convenzioni?
Chissà se sono vere le emozioni...
Tutto è soltanto come vuoi che sia?
Il segno e la parola sono nati
per l'esigenza di comunicare
ma ciechi, muti e sordi siamo stati,
soli e sbandati nel nostro vagare
nell'universo a seminare morte
e distruzione dove abbiam toccato,
anche nel luogo che, per pura sorte,
è stato casa, luogo destinato
Solo in natura regge la speranza
di ritrovare un senso e la bellezza
se in una pigna regna una sequenza,
un' aurea spirale, compiutezza


Sara Ferraglia
Inedita


martedì 15 luglio 2025

L'una di notte

 


L'una di notte

Stanotte sotto casa un'ambulanza

Tacevano gli uccelli e le cicale

Cancello che si chiude, due parole

Nessuna luce blu, nessuna urgenza

Dieci minuti appena e silenziosa

la notte è ritornata e si è richiusa

sopra al dolore umano ed al mistero

di un mio vicino e del mondo intero


Sara Ferraglia


lunedì 14 luglio 2025

Viso a viso

 


Viso a viso

Fra poco alla mia porta suonerà,
inconfondibile scampanellío
Son più di dieci anni che lo fa
Mi fingerò scocciata dal rumore
e dalla sua pestifera insistenza
Poi le aprirò e nell'abbraccio
so già che il cuore mi si scioglierà
Eccola, è ancora sulla porta
Eppure vedo già la novità
Due settimane appena e all'improvviso
non devo più chinarmi per l'abbraccio,
ci guardiamo negli occhi, viso a viso


Sara Ferraglia

martedì 24 giugno 2025

Lezioni di leggerezza

 

Lezioni di leggerezza


Sto prendendo lezioni da una piuma,
dal suo volteggiare lievemente a terra
dalla sua danza sensuale con l'aria
dal suo posarsi silenziosa sull'erba
E provo a trasformarmi in piuma anch'io
Mi sfioro con un dito l'ombelico
e sono piuma morbida, sfuggita
al petto di una gazza ladra in volo
Magia del sogno, spazio dell'infinito
Volteggio, piroetto e all'improvviso
s'alza un colpo di vento e tocco il suolo
scavando una voragine profonda
Son ferro arrugginito nel cognome,
pesante nei pensieri e nelle gesta
Non posso essere piuma e leggerezza
Ma potrei diventarlo, in fondo in fondo,
solo se fossi sorda e cieca al mondo

Sara Ferraglia
Inedita

lunedì 23 giugno 2025

Colonizzatori o colonizzati

 

Colonizzatori o colonizzati


È un bimbo che respinge con la mano
verdura che non ama nel piattino
e sputa l'acqua perché 'naturale'
chiedendo quella con le bollicine
È un bimbo anche colui che raschia il fondo
di un lurido tegame e della vita,
che cerca fra i proiettili e le bombe
un goccio d'acqua e un sacco di farina
Così è da tempo, ieri e ancora prima
Dipende sempre da dove si è nati,
fra i colonizzatori o fra i colonizzati

Sara Ferraglia


domenica 22 giugno 2025

Maledizione

 

Maledizione 


Giocano ai dadi l'ordine mondiale
Una partita, un'altra e un'altra ancora
Tirano a sorte i numeri dei morti
estratti dalla riffa della vita
E forse qualche figlio han partorito,
qualche nipote, forse, han coccolato
ma è il potere e nelle tasche i soldi
ciò che li fa sentire vivi e allora,
come un immenso fungo nucleare,
che li dissolva in fumo tutto il male,
l'odio e il dolore che hanno generato
e non ricada a pioggia sulla terra
la loro cenere, che sa di guerra


Sara Ferraglia

Inedita


martedì 17 giugno 2025

Lucertoline

 


Lucertoline

Lucertoline fuggono al mio passo
fra finte spighe e il rosa della malva
Per loro la mia ombra è una minaccia
Spariscono le code sotto un sasso
Piccoli occhi osservano la belva
che sono io per loro e la mia faccia,
sorriso che non sanno interpretare
Sento battere forte il loro cuore


Sara Ferraglia
Inedita

venerdì 13 giugno 2025

Assemblea condominiale

 

Assemblea condominiale
Chiedono in assemblea i dissuasori
perché sui tetti volan troppe ali
Poi toglieranno tutte le panchine
perché qualcuno sosta per mangiare
e sparge sull'erbetta bricioline
che gli uccellini corrono a beccare
Gli alberi del vialetto sono un danno
quando in autunno perdono le foglie
e il gelso delle more? Chi raccoglie
quei frutti suoi dolciastri e appiccicosi?
Noi siamo il peggio che la Madre terra
sta sopportando con la sua pazienza
Noi siamo frutti marci e velenosi
Noi che da sempre le facciamo guerra
Sara Ferraglia
Inedita