Non soffro mai la sete
Non conosco l'arsura,
nemmeno sotto il sole
d'una gita in agosto
su rovente pianura
quando mi perdo in una libreria
Quando vorrei far mia ogni parola
davanti allo scaffale di poesia
E mi restringo fino a diventare
piccola miniatura di me stessa
Solo la bocca ho grande
e ho voglia d'ingoiare
secoli di fonemi, accenti e versi
raccolti nelle pagine dei libri,
necessari alla vita come il pane
Se questa non è sete, allora è fame
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