Ph: Hopper, Sole in una stanza vuota, 1963
Stanze
vuote
Una mazurka nella stanza vuota
Odor di legno e di pittura fresca
I mobili essenziali e poco altro
Voi orgogliosi della casa nuova
mattone per mattone edificata
con sacrifici sopra all'officina
Passare da due stanze a quella reggia
per me undicenne fu un'immensa festa
La prima stanza tutta solo mia
Letto, comò ed un armadio grande
che in tutte le sue ante fu riempito
di tutto meno che dei miei vestiti
Un comodino per posare i libri
che erano già gioiosa compagnia
Silenzio, sera con la porta chiusa
Sola, sperduta in Cime tempestose
Rassicurante dalla porta a vetri
luce soffusa in fondo al corridoio
Peccato, della stanza tutta mia
non c'è mai stata una fotografia
Sara Ferraglia