Qui
sono rossi i pozzi
che
avete prosciugato,
con
violenza riempito
del
sangue d'innocenti.
Soldato,
avevo sete
dell'acqua
di sorgente
che
hai tolto alla mia gente.
Te
ne chiedo un bicchiere,
-
come fosse un favore -
e
ti guardo negli occhi
oltre
il filo spinato.
Stampata
sulla faccia
hai
già la tua risposta
da
secoli la stessa,
quella
che l'odio innesca.
E
quando mi rispondi
che
non resterà traccia
di
noi, popolo antico,
io
non ti maledico.
Per
il tempo che viene
ti
auguro tasche piene
di
pane e di monete,
ma
grande immensa sete.
Sara
Ferraglia
Donne
In Nero Parma
No
all'accordo Iren-Mekorot
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