giovedì 28 ottobre 2021

Tardo autunno

 



Tardo autunno.

Capisco ora, a quasi settant'anni,

cos'era il mio vagar per boschi

a quindici anni, sola

con l'inverno alle porte.

Non andavo in estate o in primavera,

era già allora il tardo autunno

quello che più mi assomigliava.

Sento ancora l'odor delle foglie

calpestate da neri stivali antipioggia, di gomma, perfetti

per entrare nell'acqua sorgiva.

Quel silenzio che il cuore ovattava...

di natura che tutto rallenta,

vita che lentamente scolora

mano a mano che il sole tramonta.

Dolce, lenta stagione che ancora

di ricordi è affabulatrice

e rafforza profonda radice

con gli aromi dell'ammostatura.


Sara Ferraglia



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