Ti
prego, parla tu.
Ti
prego, parla tu.
Io non ho più parole,
non ho piu orecchie
abituate al silenzio.
Vivo ormai nel rumore
di frasi rarefatte e vecchie.
Qui sento anche il fruscio
di un'ala di farfalla
e di mille insetti il brusio.
Chissà se parlano col vento...
Raccontami le notti di rugiada,
la prima luce del mattino bianca,
il suono dei passi sulla strada.
Dimmi cosa distrugge le tue foglie,
è la vecchiaia o l'aria malata
che arriva fin quassù?
Cos'è che la linfa ti toglie?
Ti prego, parla tu che sono stanca.
Sto cercando parole buone
che son quasi sparite
senza lasciare un segno,
parole rare e generose
che tu gelosamente custodisci
nel tuo cuore di legno.
Tu che col tuo fogliame
hai sempre praticato l'accoglienza
e nelle notti di tempesta
hai intrecciato rami sulla testa
e ne hai fatto riparo a chi era senza
e hai lottato col vento
quando ti era nemico
e voleva spezzare un patto antico.
Ti prego, parla tu...
ricordami cos'è la resistenza.
Io non ho più parole,
non ho piu orecchie
abituate al silenzio.
Vivo ormai nel rumore
di frasi rarefatte e vecchie.
Qui sento anche il fruscio
di un'ala di farfalla
e di mille insetti il brusio.
Chissà se parlano col vento...
Raccontami le notti di rugiada,
la prima luce del mattino bianca,
il suono dei passi sulla strada.
Dimmi cosa distrugge le tue foglie,
è la vecchiaia o l'aria malata
che arriva fin quassù?
Cos'è che la linfa ti toglie?
Ti prego, parla tu che sono stanca.
Sto cercando parole buone
che son quasi sparite
senza lasciare un segno,
parole rare e generose
che tu gelosamente custodisci
nel tuo cuore di legno.
Tu che col tuo fogliame
hai sempre praticato l'accoglienza
e nelle notti di tempesta
hai intrecciato rami sulla testa
e ne hai fatto riparo a chi era senza
e hai lottato col vento
quando ti era nemico
e voleva spezzare un patto antico.
Ti prego, parla tu...
ricordami cos'è la resistenza.
(
Sara Ferraglia)
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