Il mio Natale
Il mio Natale canta
con voce di bambino
coi palmi delle mani
vuoti e rivolti al cielo,
a un pensiero divino,
ad implorare pace.
Il mio Natale cerca
negli occhi della gente
briciole di speranza,
amore e compassione
per chi non ha più niente,
cerca piccoli avanzi.
Il mio Natale piange
per dolce commozione
se ascolta una canzone
appena sussurrata
dietro la timidezza
di un bimbo piccolino.
Il mio Natale anziano
ricorda con dolcezza
cene frugali e pranzi
colmi del necessario
per stare bene insieme,
stringendosi la mano.
Il mio Natale chiede
al giovane Natale
che scappa via veloce
nascosto nell’iphone
un regalo speciale:
- Fammi gli auguri a voce…-
Sara Ferraglia
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