Note di regia per
"eromA"
di Silva Cristofari
Da molto tempo ciò che oggi
definiamo "femminicidio" mi sollecita riflessioni.
Sono nata in una famiglia che per
generazioni ha vissuto di teatro; nel repertorio della nostra Compagnia c'erano
una trentina di spettacoli di generi diversi e molti parlavano del dramma di
chi uccide la propria donna. Proprio così: il protagonista assoluto era
l'assassino e si parlava delle sue vicissitudini,
della sua personalità, delle sue "ragioni"
e lo si faceva con tanta comprensione, che l'immagine della vittima scompariva o diventava quella dell'essere
crudele e subdolo che incita l'uomo a commettere il male. La solita
"mela" che torna. Solamente nel caso di Maria Goretti si parlava
molto della persona uccisa, ma lei è una Santa e quindi lo spostamento della
visione d'insieme era d'obbligo.
L'incontro con Jennifer Veronesi,
del progetto "Giù le mani" della Cooperativa Bitta, ha fatto muovere tutte le dinamiche che erano
già pronte e ho pensato ad "eromA", cioè Amore riflesso in uno
specchio deformante.
In
"eromA" c'è l'oggi, rappresentato dalle dichiarazioni delle
vittime di violenza che fanno riferimento ai progetti di cui si occupa
Jennifer, c'è un "ieri lontano" che ci appartiene, rappresentato da
due scene tratte dall'Otello di Shakespeare e dalla Salomè di Wilde e c'è un
"sempre" che rimane quando la soppressione di una vita avviene vicino
a noi e sia la vittima sia il carnefice sono persone conosciute.
Quindi "eromA" è realtà
vivente e teatro: il tutto accompagnato da una situazione che vede i
"miei" attori alle prese con prove in un luogo ricco di potenzialità e povero di mezzi,
stimolati da una bufera improvvisa, da una giovanissima aspirante attrice
innamorata di un riflesso d'amore, dall'esperienza di donne che hanno
conosciuto la prepotenza di chi le ha amate male. Ho inserito poesie d'amore di
Rilke e poesie di non amore, che mi hanno regalato amichevolmente per questo progetto i poeti
Maria Gisella Catuogno, Sara Ferraglia
ed Elio Del Monaco.
I "miei" attori sono
meravigliosi complici-amici: hanno accolto il progetto dando ognuno il proprio
contributo di attenzione umana, di creatività
ed abilità artistica. Sono molto grata a loro soprattutto per avere
accolto anche le parti meno "facili" del lavoro, come l'inserimento
della parte conclusiva della Salomè di Oscar Wilde: in quel caso è sempre il
potere frustrato a scagliarsi contro chi
ha osato rifiutarsi, ma quel potere ha il volto e il corpo di una
giovanissima donna.
In questo spettacolo, come in altri
dei quali ho curato la regia, si uniscono forze di più compagnie: Vento di
Teatro (Raffaella, Olivia, Claudia, Monica, io), E...dizione straordinaria
(Annalisa, Maurizio, Cesare, Gianluca, Daniele) e Patrizia, che ha già
collaborato con Vento di Teatro ed è storicamente legata alla Filodrammatica
Galdino Guerrini.
Noi facciamo teatro "un po' per
celia e un po' per non morir". Funziona. Avere una passione è una
straordinaria marcia in più, qualunque cosa accada nella quotidianità.
Dedico questo lavoro a Viviana ed
Anna, due ragazze di 21 anni uccise a Verbania il 10 marzo 1982, nello stesso
pomeriggio, da due uomini che pensavano
di amarle.
Lo dedico anche al silenzio nel
quale quell'evento è piombato subito dopo il frastuono dell'avvenimento.
Lo dedico alla mia città,
meravigliosa e contraddittoria, che sembra faticare a valorizzare le cose belle
e tende a nascondere il ricordo di quelle che, pur nel loro orrore, potrebbero costituire
occasione di crescita umana e morale.
VENTO DI TEATRO
E...DIZIONE STRAORDINARIA
eromA
PROGETTO TEATRALE E REGIA
DI
SILVA CRISTOFARI
CON
GIANLUCA BINAZZI
ANNALISA CERUTTI
OLIVIA CURTI
MAURIZIO CRISTINA
RAFFAELLA GAMBUZZI
CLAUDIA ISOLI
MONICA ROSIELLO
DANIELE SANTAROSA
CESARE TACCONI
PATRIZIA VISCARDI
scenografia: BINAZZI - CRISTOFARI
costumi. MAURIZIO CRISTINA
Por una cabeza"
Mi troveranno l’8 marzo, all’alba
La pioggia generosa della notte
avrà lavato via le foglie e il fango
Così almeno diranno : è una ragazza
Suonavano del jazz a pochi passi
- Kind of blue - ( forse ) e lui mi offrì
da bere
S’inebriò della mia voglia scialba,
s’innamorò delle mie calze rotte
La musica cambiò, l'aria di un tango
Sangue e calore - Por una cabeza -
L'ultima nota, l’ultimo bicchiere.
( Sara Ferraglia )
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