Con questa poesia dedicata a mia madre sono stata premiata al Premio nazionale di poesia "Un sorriso per gli anziani" - 13 settembre 2014
Una telefonata
Mamma, non dirlo mai che mi disturbi
Credimi, il tempo mio non è prezioso
Semmai il tempo perso è il non sentirci
E non c’è nulla al mondo che mi turbi
più del nostro discorrer frettoloso,
al posto di un sereno raccontarci.
Credimi, il tempo mio non è prezioso
Semmai il tempo perso è il non sentirci
E non c’è nulla al mondo che mi turbi
più del nostro discorrer frettoloso,
al posto di un sereno raccontarci.
Mamma, sapessi quante volte penso
ai giorni andati e al tempo che ci resta
a ciò che ho taciuto o rimandato
alle parole dette senza senso
ai vuoti che mi riempiono la testa,
a qualcosa che ho perso o trascurato.
ai giorni andati e al tempo che ci resta
a ciò che ho taciuto o rimandato
alle parole dette senza senso
ai vuoti che mi riempiono la testa,
a qualcosa che ho perso o trascurato.
Cercami sempre e fallo quando vuoi
nel buio della notte se ti opprime,
nel silenzio di un’alba addormentata,
perché i giorni miei sono un po’ tuoi,
perché l’amore anche così si esprime.
E grazie per la tua telefonata.
nel buio della notte se ti opprime,
nel silenzio di un’alba addormentata,
perché i giorni miei sono un po’ tuoi,
perché l’amore anche così si esprime.
E grazie per la tua telefonata.
Sara Ferraglia
Motivazione : in queste tre strofe, impregnate di affetto filiale per la madre anziana, si rincorrono turbamenti, rimpianti e buoni propositi. La poesia-confessione permette alla poetessa di dichiarare alla madre tutto il suo affetto e di chiedere scusa per le tante occasioni perdute.Ora la sua diponibilità all'ascolto è totale. I versi, rigorosamente endecasillabi,nella scorrevolezza e proprietà delle scelte lessicali, rivelano un sicuro possesso del ritmo e presentano efficaci accostamenti.
Nessun commento:
Posta un commento