Sfavilla fuori il Natale
Sfavilla sempre fuori il Natale
Fuori dalla periferia consacrata
all’abbandono e alla malinconia
Fuori dalla mano nera che
ha fame
Che chiede col sorriso in
dono
Un euro per il pane
Fuori dal corpo consumato
Dalla miseria o dalla malattìa
Dai chi non ha più soldi
per l’affitto
E ruba una mela al
supermercato
Dalla televisione urlata e dal profitto
Dalla televisione urlata e dal profitto
Sfavilla sempre fuori il
Natale
Fuori dall’eleganza e dal
profumo
Dalla durezza dei cuori
Dall’anima ridotta solo a
un grumo
Di sangue rosso intriso
di pailettes
1 commento:
Amare riflessioni che condivido.
Un abbraccio per queste feste, Sara.
A presto.
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