L’ultima polka
Mia silenziosa ed altera Signora
sono d’accordo, qualcosa non quadra
Ti osservo e penso che hai sbagliato l’ora
e intanto rubi il mio fiato, sei ladra.
Mi hai detto “andiamo” ed io ti ho guardata
Lo sai, t’ho subito riconosciuta
Ti ho pure offerto un po’ d’aranciata
ma avevi fretta e non l’hai voluta.
Sai quanto tempo è servito a quel noce
per divenir così alto ed ombroso?
Non mi rispondi, ti manca la voce
mentre il tuo sguardo si fa minaccioso.
Poi ti rilassi e respiri più forte
Siedi, ti prego, e dammi la mano
Ti sarò amica fin dopo la Morte
ma senza fretta, andiamoci piano.
Ti prendo in giro? Amica, che dici!
E’ che mi piace da sempre scherzare,
ballar nell’aia con parenti e amici…
l’ultima polka con te voglio fare.
A Zia Ines
(Sara Ferraglia)
1 commento:
Quando i pensieri e i ricordi si affollano nella testa,a volte non si riesce a tradurli in parole.Se qualcuno vicino a te ci riesce e lo fa così bene,ti fa pensare che la poesia sia molto potente,come una preghiera...
E il ricordo di un'aranciata diventa piu'nitido e ti rasserena nel dire "ciao"...
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