Il Presepe dal mare
S’infrangono sul molo come onda
brandelli di stanchezza e di speranza
Già diafana è la luna e l’alba avanza
illuminando ombre sulla sponda.
Siete approdati qui occhi stranieri
che v’insinuate oltre il mio orizzonte
nei solchi delle rughe sulla fronte
celando il mare mosso dei pensieri.
S’accende una lampara fra i marosi
stella cometa per viandanti persi
traccia che unisce mille e più universi
luce che parla a volti silenziosi.
Parole ignote su labbra di sale
or sfumano nel grido dei gabbiani
Sorride un bimbo a un battito di mani
ed è un messaggio dolce e universale
Sei giunta fino a me anima in viaggio
attraversando la tua oscura notte
Uomini uguali sulle stesse rotte
orme noi siamo in strade di passaggio
( Lampedusa, uno sbarco a Natale )
Sara Ferraglia
(Poesia II classificata alla IV edizione del premio "Il Presepe" - Pesche ( IS) dicembre 2007)
Motivazione della Giuria:
Il Secondo premio viene assegnato a Sara Ferraglia, di Parma, per il testo “Il presepe dal mare” con la seguente motivazione: «Il titolo “Il Presepe dal mare” è chiarito dal sottotitolo “Lampedusa, uno sbarco a Natale”. Sei quartine di endecasillabi regolari a rima incrociata in cui troviamo piú che un senso di solidarietà verso “viandanti persi” per i quali una lampara costituisce una stella cometa verso un presepe/terra della speranza, una meditazione sulla nostra avventura esistenziale. Il viaggio di speranza di immigrati si universalizza negli ultimi due versi, dove tutti noi, elementi dell’umanità, diventiamo “orme” “in strade di passaggio”»
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