Maria Rita Briselli, mia carissima amica dei tempi dell’adolescenza, ora bravissima
insegnante presso l’Istituto Statale Comprensivo di Lesignano, mi ha invitata a
parlare di poesia con alcuni ragazzi delle elementari e delle medie. Abbiamo
scelto insieme alcune mie poesie e confido in un vivace scambio “estetico-affettivo”,
per dirla con le sue parole. Per non essere fraintesa, data la barbarie
culturale dei nostri giorni, preferisco precisare il concetto di “estetica”.
Estetica Dal
gr. αἴσϑησις «sensazione», «percezione», «capacità di sentire», «sensibilità».
Ciò che tale termine innanzitutto indica è quel particolare tipo di esperienza
che ci capita di fare quando giudichiamo ‘bello’ qualcosa, per es., un’opera
d’arte, ma anche un oggetto, un individuo, un paesaggio naturale. L’esperienza
estetica, in questo caso, consiste proprio nel fatto che ‘qualcosa’ cattura la
nostra attenzione, producendo in noi, in modo del tutto inspiegabile e
imprevedibile, emozioni e stati d’animo molteplici.
Ciò detto spero che, dopo
questo pomeriggio insieme, delle mie poesie rimanga ai ragazzi un po’ di “pulviscolo di versi sul petto e
sulle braccia”.
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