Fuoco fatuo
Fra te e me, ragazzo
c’è la tua auricolare
ed uno sguardo vacuo
che non sa più guardare
nemmeno il cielo pazzo
dei temporali estivi.
Per te, o fuoco fatuo,
tremula vibrazione
nella città palude,
per te ancora scrivo
e per quell’emozione
che tutti noi c’illude
d’essere ancora vivi.
( Sara Ferraglia )
1 commento:
Mi piace.
Non so dirti il perchè - sarà quel vocativo "ragazzo" o quell'aura di fatalità - ho sentito qualche cosa di Sandro Penna.
Complimenti.
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