domenica 26 ottobre 2025

Belle Epoque



Belle Époque

Per un momento hai fatto capolino
fra i volti delle donne di Boldini
e nei gioielli della Belle Époque
Un attimo, un sussurro in un sorriso,
parole delicate a bassa voce
E ho ricordato quel braccialettino
da regalare a quella tua nipote
Me ne facesti accenno un giorno in centro
Io, per quel poco che ti conoscevo,
tornai a casa col ricordo dentro
e l'intenzione di farne poesia
Lo faccio ora che di te mi parla
questa tua muta assenza
fra donne sconosciute di Boldini
E più acuta si fa la tua presenza
Sara Ferraglia
A Cristina

mercoledì 22 ottobre 2025

Sto aspettando


Sto aspettando

Sto aspettando che torni la poesia
Non so in che forma, buia o luminosa,
con duri artigli e aculei sul dorso
O profumata come quella rosa
che ultima resiste nel giardino
Sto aspettando che torni e con la mia
mente smarrita nella nebbia fitta
allerto tutti i sensi, che non sfugga
il minimo segnale di presenza
Troppo pesante è questa lunga assenza
Sara Ferraglia
Inedita

domenica 5 ottobre 2025

A Claudia



Alla mia Cla

Ti penso bucaneve e fiordaliso
Riflette il primo luci di cristallo
quando si apre al gelo dell'inverno,
mentre il secondo guarda in faccia il cielo
fra spighe gialle e odori dell'estate
Tu che sei nata nell'autunno dolce,
brilli più forte se la luce cala
In un istante rubi col sorriso
la luce al bucaneve e al fiordaliso
Auguri amore mio♥️

venerdì 3 ottobre 2025



Ed io che altro non so fare

Ed io che altro non so fare
se non scendere in piazza e nelle strade
e urlare al mondo, forte, il mio dissenso
Ed io che altro non so fare,
comoda sul divano ad aspettare
qualche notizia, un segno
che arrivi sulle ali di un buon vento,
credo che ancor di più ora abbia un senso
comporre le parole in un disegno
un calligramma, una colomba bianca
E tu che scrivi che ormai tutto è spento,
che è inutile anche scrivere poesia
Io non ti ascolto,
prendo un foglio e non sul retro scrivo
ma davanti, perché vivo e, come tanti,
ho testa e cuori accesi di speranza
se parla la poesia alla mia coscienza
Sara Ferraglia

martedì 30 settembre 2025




Parlano tanto

Quante parole assorbo dalla gente...
Parlano tanto
Di solito io ascolto, solamente
Raccontano di sé, dei propri mali
o di quelli del mondo, universali
Sempre aggiornati, sempre sul pezzo
Se provo ad interrompere nel mezzo
di un soliloquio denso e appassionato,
per stabilire un minimo contatto,
volgono altrove lo sguardo distratto
con l'urgente bisogno malcelato
di continuare nel ragionamento,
di non perdere il filo del discorso
Finché un improvviso appuntamento
come un colpo di vento li allontana
Rimango sola, presa dal rimorso,
da un misto di sollievo e irritazione,
per non aver nemmeno chiesto il nome
Sara Ferraglia

sabato 27 settembre 2025

Sotto altra forma

 

Sotto altra forma

Come se mi avessero staccato la spina
quando ero una lampadina
e avessi di conseguenza
cessato di far luce e fossi rimasta senza
energia e all'improvviso fossi diventata
un pezzo vintage, un poco impolverata
Anzi, pezzo da collezione, d'antiquariato,
spento come l'autunno già iniziato
Ma un raggio filtra ancora fra le bacche
rosse del biancospino e fa risacca
con il rosa del tramonto
e mentre qui sul tetto
un balestruccio per migrare è pronto,
torna dai monti al piano un pettirosso
e mi ricorda che tutto è movimento,
anche quando ti cade l'autunno addosso
tutto quanto ritorna,
forse sotto altra forma

Sara Ferraglia


sabato 20 settembre 2025

Lettura dei nomi

 Lettura dei nomi

Son come frecce i nomi dei bambini
Trafiggono il mio cuore in questa piazza
Seduti dietro, al bar bocche voraci
divorano brioches e cappuccini
Ognuno di quei nomi graffia e incide
i muri delle chiese e dei palazzi
La gente passa, perché non li vede?
Son rossi come il sangue, hanno le ali,
sfiorano labbra ed occhi, son leggeri
Eppure ognuno pesa come il piombo
di quei fucili che li hanno ammazzati
Attento, tu che passi indifferente
Attento, se uno solo ti ha colpito
in gola avrai un urlo permanente
Saprai che è l'ora, che l'umanità è finita

Sara Ferraglia