martedì 25 gennaio 2011

Quando mi chiederai se è vero


( Fulvio Roiter , Pellestrina - 1952 )

Quando mi chiederai se è vero

Quando mi chiederai
dove si son nascoste le farfalle
che nei prati non vedi
ma volano nei libri che tu sfogli,
che cosa ti racconterò?

Come potrò spiegarti il nero
del petrolio sulla sabbia
e fra le dita dei tuoi piedini?

Come potrò spiegarti la fame,
l’arroganza e le guerre
che vedrai sullo schermo
fra le pubblicità di un latte
e di nuovi cioccolatini
e chiederai se è vero?

Quando mi chiederai se è vero
che uomini e bambini
e donne in fila indiana
diventarono fumo
e vorrai un perché, cosa dirò?

Riuscirò a raccontarti
che esiste un Padreterno
che ha programmato tutto
creando il Paradiso in alto
e giù l’Inferno?

( Sara Ferraglia )










venerdì 14 gennaio 2011

E poi caddero in volo


( Zamboni Alberto - Uccelli all'alba - Olio su tela  2007 )


E poi caddero in volo


E poi caddero in volo
Non un suono né un grido
come pacchi lanciati
da un aereo cargo,
 desaparecidos
Non un’onda li accolse
né il silenzio abissale
né il blu dell’acqua al largo
Né coralli o meduse
ad aver compassione
Si schiantarono al suolo
sopra un mare d’asfalto
Non un suono né un grido
Oltre la pestilenza
alla fine del tempo,
dopo il torbido soffio
oltre l’orrido salto,
ne rimase uno solo
al museo della scienza

( Sara Ferraglia )

giovedì 6 gennaio 2011

Notte della Befana





Notte della Befana


Ed entrò il gatto,
un persiano elegante
Con lui fiocchi di neve
sciolti sul pavimento
Ed entrò il freddo, un solo istante
e tremolò la fiamma nel camino
un solo istante... e il gatto
si acciambellò sul morbido tappeto
per languida stanchezza
e poi si addormentò
Fu allora che la calza sul camino
si animò dondolando
e si riempì di doni
Carezza d’ invisibili mani
movimento discreto
per le stanze e le scale
sulle guance e i capelli dei bambini
come in sogno passò

(Sara Ferraglia )

mercoledì 5 gennaio 2011

Epifanìa





Epifanìa

Lassù quasi sul tetto,
 - forse fu piccionaia -
sgusciò fra le persiane
capelli grigio spento
che odoravan di letto,
di sdrucida vecchiaia
di  un’ordinaria fame
di tristezza e di stento

Mancava un giorno solo
alla sua Epifanìa
Primi fiocchi di neve
lassù a soffitta il gelo
La vecchia si alzò in volo
su quella stretta via
Divenne il cuore lieve
leggero come un velo

( Sara Ferraglia)