Ed io che altro non so fare
Ed io che altro non so fare
se non scendere in piazza e nelle strade
e urlare al mondo, forte, il mio dissenso
comoda sul divano ad aspettare
qualche notizia, un segno
che arrivi sulle ali di un buon vento,
credo che ancor di più ora abbia un senso
comporre le parole in un disegno
un calligramma, una colomba bianca
E tu che scrivi che ormai tutto è spento,
che è inutile anche scrivere poesia
Io non ti ascolto,
prendo un foglio e non sul retro scrivo
ma davanti, perché vivo e, come tanti,
ho testa e cuori accesi di speranza
se parla la poesia alla mia coscienza
Sara Ferraglia
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