sabato 31 maggio 2025

Sembrava un uccellino appena nato

 


Sembrava un uccellino appena nato

Sembrava un uccellino appena nato
Capelli radi a cresta sopra il capo,
maglietta nera e neri i pantaloni,
enormi per quegli arti pelle e ossa
La mascherina bianca sulla bocca
a protezione di quello che resta
Anche le mani come un canarino
a spingere il carrello della spesa
Fragile ragazzina di cristallo
lo sguardo d'ebano mi passa accanto
Nella mia indifferenza ha fatto breccia,
mi ha trapassato il cuore come freccia

Sara Ferraglia
Inedita



mercoledì 28 maggio 2025

Abbiamo taciuto e sono ritornati

 



Abbiam taciuto e sono ritornati

Madre era lui, l'ho rivisto in questura
Usciva da un ufficio, circondato
da agenti sorridenti ed ossequiosi
Sul volto sempre l'espressione dura
che nei peggiori sogni ho ricordato
in tutti questi anni silenziosi
Abbiam taciuto e lui è ritornato
Fu condannato per la sua violenza,
dai pubblici uffici sembrava rimosso
Più di vent'anni e l'ho ritrovato
Sentivo ancora a quella distanza
l'odore del sangue che aveva addosso
Ho ritirato in fretta il passaporto
per mia figlia che programma un viaggio,
per i suoi sogni ancora neonati
ma quel passato, che non è mai morto,
è in questi uffici e non è un miraggio
Abbiam taciuto e sono ritornati

Sara Ferraglia
Inedita



martedì 27 maggio 2025

La fame

 


La fame

È così magro il bimbo, piccolino
che sguscia fra le gambe della gente
Ha fra le mani un vecchio pentolino
e un cucchiaino stretto con i denti
E spinge, spinge fino ad arrivare
al mestolo che fuma di speranza
La bimba gratta il fondo del tegame
Sottili le sue dita come i rebbi
di una forchetta o come rami secchi
E gratta gratta per staccare un chicco,
finché sull'unghia il sangue non compare
Diventa fiume, scorre verso il mare 

Sara Ferraglia

sabato 24 maggio 2025

Sudario

 


Sudario

Era un uomo, un bambino, un anziano,
ragazzino con piccole ali
Non un numero, progetto o piano
da discutere fra generali
Ricordiamo che gira la storia,
che si perde nel tempo poi torna
e rinnova dolore e memoria
Si ripete, s'adegua e s'aggiorna
con i nuovi mercanti di morte
e pagliacci dal ghigno feroce
È il potere che scrive la sorte
dei migliaia che non hanno voce
Era donna, bambina, era pronta
per la vita e non per la conta
Ragazzina che scriveva un diario,
ora corpo in un bianco sudario

Sara Ferraglia