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martedì 15 febbraio 2011

Ospedale



( Platano - Fulvio Roiter )
Ospedale

Spuntano trasparenti cannule
da fori sulla pelle.
Varchi di me stessa all’infinito
"a riveder le stelle".
Liquidamente ricordo poesia.
Appese a grucce come frutti marci
sacche d’illusione.
Ciò che iniettate ora, se ne andrà
dalla mia carne tremula
da questa vita che non è più mia.
Già sprofondano gli occhi, all’infinito.
Ed io metto radici

( Alle mie zie )




( Sara Ferraglia)

2 commenti:

  1. siamo alberi con le radici contorte che si attorcigliano ai ricordi e rami alti verso lo stesso cielo....

    B.

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  2. L'immagine finale è potente, Sara. Che bella poesia.
    A presto,

    Fiorella

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