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venerdì 3 dicembre 2010

Come sarò da vecchia



Come sarò da vecchia

A volte mi domando
come sarò da vecchia
e mi rispondo anche,
negandomi a me stessa
La donna che si specchia
nel prossimo futuro
avrà le ossa stanche
le mani meno bianche
lo sguardo un po’più duro
Comprerò latte e pane
la mattina alle sette
per non fare la fila
evitando ogni ressa
Non avrò certo un cane,
quelli da compagnia
ma una gatta sicuro
silenziosa e discreta
Dentro a qualche sacchetto
la mia vita segreta
fra vestiti dismessi,
qualche ciondolo d’oro
tutto sotto al mio letto
Avrò ancora un amore
qui seduto al mio fianco
forte nel sopportare
tuoni e lampi d’umore?
…e quando si domanda
come sarà, da vecchia,
il tempo che le resta
a volte non risponde
la donna che si specchia.

( Sara Ferraglia )




3 commenti:

  1. a volte essere vecchia
    significa rinuncia
    essere sola
    e niente che la specchia...

    riflessioni profonde di una giovane
    sulla vecchiaia
    ch'è ottima poesia
    e altro ancora...

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  2. Grazie Cristina.
    Vedi...proprio giovane non sono ma non sono nemmeno in grado , al momento, di definire la parola "vecchiaia".
    E allora mi limito a pensarci, come ad un qualcosa di lontano ma sempre presente in me.

    Grazie

    Sara

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  3. Alcuni passaggi sono di cruda realtà. E di paura incerta per il futuro, esorcizzata forse con il ritmo musicale di una dolce filastrocca.

    Molto bella Sara :-)

    Fiorella

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