mercoledì 29 luglio 2020

A Giulia.


 

A Giulia.

Giulia se n'è andata all'alba, silenziosa com'è sempre stata.

Giulia discreta, Giulia a bassa voce.

Chissà cosa sognava nelle notti vuote.

Ha chiuso le sue porte di casa contadina,

lei che accoglieva tutti col sorriso,

caffè sul fuoco ed un bicchier di vino.

Giulia che raramente confidava

di ruolo sottomesso, padre padrone poi marito uguale.

Giulia senza un figlio, desiderio spento e il suo star male

nascosto nella stalla a mungere le vacche

o sotto il sole rastrellando i campi coi pensieri al vento.

Giulia col suo dolore stretto

dentro il petto.

Giulia che ieri ha sussurrato "sono pronta",

alla badante china sul suo letto.


Sara Ferraglia