venerdì 12 giugno 2020

Penso alla gioia del bambino



Penso alla gioia del bambino

Penso alla gioia del bambino
quando corre e ti dice
"Chi arriva primo? "
Esulta alla vittoria e non si accorge
del passo rallentato
per renderlo felice.
Quando cucina un pasto immaginario
poi, fiero, t' invita ad assaggiare
il gusto della fantasia.
Nel bambino ogni gesto
è da osservare, ogni parola
è un germe di poesia,
può essere lo spunto
di una nuova morale.
Andrebbe meglio il mondo
se ci fosse una scuola
fatta all'incontrario,
noi adulti nei banchi
e i bambini insegnanti.

( Sara Ferraglia)

lunedì 8 giugno 2020

Sul lato selvaggio



Sul lato selvaggio.

Prigionieri eravamo, da mesi,
nel groviglio di cupi pensieri.
Per non farli restare sospesi
ho creato un intreccio di fili.
Coprispalle, coperta, maglione?
Lavorando sul lato diritto
il pensiero sereno
e le immagini dolci e infantili.
Il rovescio di rabbia e incertezza
come "il lato selvaggio" del libro
di McDaniel che ho letto d'un fiato.
Col pensiero sereno ho creato
qualche cosa di nuovo
da una sciarpa di tanti anni fa.
Sul rovescio più stretto ho annodato
tutto ciò che appartiene al passato.
Questo fare e disfare racconta
come tutto ci lascia e poi torna
come il vento che oggi è tempesta,
poi domani una tiepida brezza.

Sara Ferraglia

giovedì 4 giugno 2020

Diana, addio alla scuola materna



Diana, addio alla scuola materna.

Sto cercando di scrivere traccia
di te, piccolo fiore di campo,
sradicato così all'improvviso
dai suoi giochi insieme agli amici.
Tua sorella ha un ricordo festoso
di quell'ultimo giorno di scuola.
Conserviamo la fotografia
di un distacco gioioso.
Per te invece un gesto a distanza,
tutti in fila per fredda consegna
di calzini e scarpette lasciate
per tre mesi in un armadietto.
Una "tata" con la mascherina
e nemmeno il sorriso
di chi ha visto per anni il tuo viso
e i tuoi occhi curiosi sul mondo.
Non è solo di un virus la colpa
se la scuola finisce così.
Per colmare il tuo cuore e l'assenza
di un abbraccio e di un bacio
non ti basta, lo so, la poesia...
E pensare... bastava assai poco,
un saluto, un bacio a distanza,
solo un pizzico in più d'empatia.

( Sara Ferraglia)

mercoledì 3 giugno 2020

Piccole cose




Piccole cose.

Piccole cose di cui rallegrarsi,
piccoli gesti per cui val la pena
di ridere o piangere, di emozionarsi
e più profondo è lo sguardo sul mondo,
più percepisci dettagli piccini,
più ti avvicini a ciò che è l' immenso.
Così, per inesorabili ragioni, inevitabili
come il fiorire delle rose,
penso soltanto alle piccole cose.
Quelle rimaste impigliate nel tempo
come carta velina leggera
che il vento porta via
sulle siepi incolte di periferia.
Così vado a lezione dalle api,
osservo il loro orientarsi sui prati,
il conturbante incontro
coi fiori dell'oleandro o dei limoni
mentre noi ciechi e disperati,
prigionieri di case e balconi,
mascheriamo sorrisi e pensieri
evitando gli incontri e gli abbracci,
sordi agli odori di questa primavera.