giovedì 5 gennaio 2017

Cara Befana che voli stanotte


Cara Befana che voli stanotte

Cara Befana che voli stanotte
su tue fantastiche, magiche rotte
con una lacrima a bagnarmi il ciglio
ho il desiderio di darti un consiglio,

soltanto un piccolo suggerimento
mentre mi escono parole a stento:
vola nel cielo, più in alto che puoi
perché scendendo quaggiù, accanto a noi,

vedresti un uomo che ha perso la strada,
un derelitto ovunque lui vada,
corpi di bimbi su spiagge deserte
senza le madri e calde coperte,

l’odore acre di sangue e rovina
di ogni violenza grottesca vetrina,
avidi accumuli di sorda gente,
lacrime asciutte di chi non ha niente.

Ma la Befana che vola stanotte
sulle fantastiche, magiche rotte
triste risponde che sta atterrando,
fosse un sol bimbo che sta aspettando…

che l’innocenza degli occhi e del cuore
son la speranza in un mondo migliore.

( Sara Ferraglia )

lunedì 2 gennaio 2017

Quando un poeta muore



Quando un poeta muore

E’ morto stanotte un anziano poeta.
C’era “la luna bianca”...
Fra lenzuola di seta
c’era una mano stanca

e l’indice nodoso sul cuscino
a tracciare grafìa.
Concluso il suo destino
ma non della poesia,

perché così accade
quando un poeta muore:
che la sua voce  evade
quando si ferma il cuore.

( Sara Ferraglia )