venerdì 25 marzo 2011

Viaggiatore nel sogno




( Uccelli all'alba - Alberto Zamboni )

Viaggiatore nel sogno 

Quando il sogno della notte si spezzò
lui viaggiò in quello del giorno
Infinite rotte guidano i viandanti nel sogno
Mai e poi mai raggiungono la meta,
nel cuore hanno un sestante
nella valigia niente
Lungo la strada abbandonò il bisogno
già zavorra pesante ed obsoleta
Lungo la strada incontrò persone
coi piedi deformati dalle scarpe,
e mani rattrappite nei gesti quotidiani,
con gli occhi prigionieri degli sguardi,
le voci assuefatte alle parole.
Anime ossessionate da un ritorno
Viaggiò senza partenze né ritardi
Lui, unico viaggiatore trasparente
Gli altri, tutti fermi anche se  in movimento

( Sara Ferraglia )


 Pubblicato su Viadellebelledonne 

venerdì 18 marzo 2011

Padre



( Viaggio di notte  - 1955   di  Alberto Sughi  - http://www.albertosughi.com/ )

Mio padre

Padre che ora hai il cuore trasparente
di cristallo di rocca
che se lo abbracci forte
lo senti tintinnare
Padre che ti commuovi facilmente,
l’emozione trabocca
ma un tempo la serravi in cassaforte
per non farla volare
Padre che assaggi il gusto del rimpianto
e di qualche rimorso
che ti graffia la notte
(prima o poi tocca a tutti)
Padre, mi basta averti ancora accanto
col tuo tempo trascorso
le tue frasi interrotte
e i pensieri tuoi, tutti.

 ( Sara Ferraglia )

martedì 8 marzo 2011

8 marzo: da donne a donne



Un'iniziativa di Viadellebelledonne

http://viadellebelledonne.files.wordpress.com/2011/03/marzo8.pdf



Una telefonata

Mamma, non dirlo mai che mi disturbi
Credimi, il tempo mio non è prezioso
Semmai il tempo perso è il non sentirci
E non c’è nulla al mondo che mi turbi
più del nostro discorrer frettoloso,
al posto di un sereno raccontarci.

Mamma, sapessi quante volte penso
ai giorni andati e al tempo che ci resta
a ciò che ho taciuto o rimandato
alle parole dette senza senso
ai vuoti che mi riempiono la testa,
a qualcosa che ho perso o trascurato.

Cercami sempre e fallo quando vuoi
nel buio della notte se ti opprime,
nel silenzio di un’alba addormentata,
perché i giorni miei sono un po’ tuoi,
perché l’amore anche così si esprime.
E grazie per la tua telefonata.