mercoledì 12 agosto 2009

L'ultima polka

L’ultima polka

Mia silenziosa ed altera Signora 
sono d’accordo, qualcosa non quadra 
Ti osservo e penso che hai sbagliato l’ora
 e intanto rubi il mio fiato, sei ladra. 
 Mi hai detto “andiamo” ed io ti ho guardata 
Lo sai, t’ho subito riconosciuta 
Ti ho pure offerto un po’ d’aranciata 
ma avevi fretta e non l’hai voluta. 
 Sai quanto tempo è servito a quel noce
 per divenir così alto ed ombroso? 
Non mi rispondi, ti manca la voce 
mentre il tuo sguardo si fa minaccioso. 
 Poi ti rilassi e respiri più forte 
Siedi, ti prego, e dammi la mano 
Ti sarò amica fin dopo la Morte 
ma senza fretta, andiamoci piano. 
 Ti prendo in giro? Amica, che dici! 
E’ che mi piace da sempre scherzare, 
ballar nell’aia con parenti e amici… 
l’ultima polka con te voglio fare.

A Zia Ines

(Sara Ferraglia)

1 commento:

C. ha detto...

Quando i pensieri e i ricordi si affollano nella testa,a volte non si riesce a tradurli in parole.Se qualcuno vicino a te ci riesce e lo fa così bene,ti fa pensare che la poesia sia molto potente,come una preghiera...
E il ricordo di un'aranciata diventa piu'nitido e ti rasserena nel dire "ciao"...