sabato 17 novembre 2007

Donna dell'est

Donna dell’est

Sei venuta da molto lontano 
sulle ali d’un fragile sogno.
 Nei capelli l’odor del tuo vento 
mentre stringi la diafana mano 
di chi della tua forza ha bisogno
 e non pensa al tuo dolce tormento. 
 Hai lasciato la strada sterrata
 la finestra graffiata dal ghiaccio 
la dispensa ricolma di niente.
 Quella notte serena e stellata 
c’era tutto nell’immenso abbraccio
 la speranza, la terra e la gente. 
 Ad un corpo che il tempo ha piegato 
a una mente che non può ascoltare 
a quegli occhi perduti nei tuoi
 tu racconti d’un tempo passato
 di un paese che non puoi scordare
 del futuro migliore che vuoi. 
 Sei venuta da molto lontano 
sulle ali di un falso miraggio 
sulle labbra il sorriso ormai spento
 di chi vuole lasciar quella mano, 
di chi sente mancare il coraggio, 
guardi ad est poi ti perdi nel vento. 

 ( a una badante ) 

                                                                                   ( Sara Ferraglia ) 

( Menzione speciale Premio Citta' di Giungano ( Sa ) settembre 2007)

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lunedì 12 novembre 2007

Corvi


Corvi

Lottarono i corvi per l’ultimo seme
 Nell’arido campo che autunno bagnava
 E vinse il più forte di becco e di ali 
In uno rimase la fame ma insieme 
Tornarono al cielo che notte oscurava
 Compagni di caccia ma eterni rivali.

( Sara Ferraglia, autunno 2006 )

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giovedì 1 novembre 2007

Ricordare

Il giorno dei morti 

Non vorrei ricordarti con fiori, 
con parole e saluti distratti. 
Non vorrei tutti questi rumori, 
questi suoni così rarefatti. 
 Siamo qui in silenzio raccolti 
sta dicendo una voce sul fondo 
siamo qui a pregar per i morti
 ma un mercato mi sembra lo sfondo. 
 Alzo gli occhi a guardar il tuo volto 
su quel gelido marmo lucente 
e il tuo sguardo profondo ed assorto 
sembra dirmi che c’è troppa gente. 
 Io ti tengo sepolta nel cuore, 
io ti parlo nella notte scura. 
Hai ragione,c’è troppo fragore, 
esco in fretta dalle fredde mura. 
 E nel prato qui fuori ti sento, 
sei dell’albero il lieve sospiro, 
sei la dolce carezza del vento
 sei nell’aria che adesso respiro.

( Sara Ferraglia, novembre di tutti gli anni )

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