sabato 8 marzo 2008

8 marzo : La forza delle donne

La forza delle donne

Ardevano le messi sotto il sole
 Mentre la falce amica le avvolgeva 
Sciamavano lontano le parole 
Di chi giustizia seminar voleva. 
 La contadina dalla pelle scura 
Segnata dagli schiaffi della vita 
Sfidava il cielo il vento e la paura 
Chiudendo in pugno forte le sue dita. 
 Tornò l’autunno con la nebbia densa 
Ad offuscare l’anima e la mente 
Tornò la falsa gloria di chi pensa
 Che il tutto sia di pochi solamente. 
 Mai stanca l’operaia in bicicletta 
Sull’argine del fiume travolgente 
Di vita e di speranza era staffetta 
Fra i volti intimoriti della gente.
 Si ruppe il ghiaccio e venne primavera 
Di fiori nei capelli e di canzoni 
E si cantò di pace quella sera 
D’aria pulita e libere emozioni. 
 Sentiva la ragazza giunta l’ora 
D’esser padrona della propria vita 
Temeva di dover soffrire ancora 
Ma dentro la sua forza era infinita. 
 Ancora nubi scure all’orizzonte 
E brividi di freddo nella schiena 
Ma limpida e distesa è la sua fronte 
Lei, giunco che resiste nella piena.

(A mia nonna, a mia madre, a me stessa, a mia figlia e a tutte le donne che verranno)
(Sara Ferraglia )


2° premio - "L'insigne Borgo Sala Roderari" - AL - maggio 2005
Menzione speciale Premio "Walter Ciapetti - Castelnuovo G.- LU - 2007)
3° premio - "Il dolce stile eterno " - Firenze - 2007)
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Concetti penetranti che mi fanno dire, ancora una volta, che il diritto delle donne ad essere protagoniste della vita del Paese, insieme agli uomini, rappresenta ormai una questione vitale.
Marta(Firenze).